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Nell’itinerario della mia Trieste originale ti devo raccontare di alcuni personaggi che in qualche modo sono interessanti per approfondire il racconto di questa città. Per alcuni vale il discorso dell’incontro spesso casuale che porta semplicemente ad un “non tutti sanno che” una rubrica di curiosità.
Gualitiero Marchesi un personaggio che alla pari di: Pellegrino Artusi, Alda Boni, Veronelli e Carnaccina… si deve studiare ed approfondire se si vuole parlare di cucina. Marche si ha qualcosa di più rispetto a tutti gli altri è stato il maggiore esponente della cucina italiana d’autore per tanti anni rinunciando alla fine alle 3 stelle Michelin già nel 1986. Rinunciando ben presto di sua volontà al maggior riconoscimento mondiale della ristorazione…
A Trieste Pinocchio venne usato per sottolineare ed affermare l’italianità della città giuliana. Il 26 ottobre 1954 Trieste era italiana ma in bilico, fragile su un confine forte: “la cortina di ferro” e un passato italiano tutto da ricostruire. Se continuerai a leggere ti racconterò una bella storia interessante.
Chi ti scrive è Maurizio Stagni e ti racconto la mia cucina fatta di: pasta fresca, il brodo, la trippa, i “capuzi garbi”…
Mi piace avere la pasta fresca fatta in casa onnipresente, il brodo che sobbolle per 8/10 ore con estrazione dei sapori attraverso la caramelizzazione prima e poi il ghiaccio. Tutto avviene lentamente con pazienza, cura e tempo.
Erwin Keller é l’assassino delle “piccola vedetta lombarda”. De Amicis nel suo romanzo struggente: il “Libro cuore” riporta proprio questo fatto.
L’antefatto è: dal 27 aprile al 12 luglio 1859 le truppe francesi e quelle del regno di Sardegna si scontrano con gli austriaci.
Siamo nella battaglia di Montebello, vinta dalle truppe franco-piemontesi. De Amicis riporta proprio questo fatto. Se continuerai a leggere scoprirai dove porta la ricerca.
Pellegrino Artusi è stato ospite di Trieste. Per questo, ma non solo, vale la pena di indagare su questo personaggio. L’ho scoperto dopo aver letto e studiato il suo ricettario. Infatti riporta la ricetta di un dolce della “tedescheria”, come lo definisce lui stesso. L’unica ricetta della gastronomia di Trieste. Interessante perché pur non essendo Trieste Italia lui ne riporta la ricetta nel suo ricettario totalmente italiano.
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